APRILE, L’ELEGANZA DELLE PERLE
Una perla – per me – così pregiata
Che mi tufferei all’istante
Benché – sappia – che prenderla
Mi costerebbe – giusto una vita.
Emily Dickinson, Poesie, 1850/86
Belle, pregiate e preziose …. sono le PERLE le protagoniste del mese di Aprile.
Tra tutti i materiali preziosi, le perle sono probabilmente quelle che hanno la storia più antica. Sono conosciute fin dalla Preistoria poiché i primi uomini le trovarono per caso esplorando le rive; capirono subito che si trattava di una magnifica creazione della Natura ma non sapevano spiegarsi come si formassero. Ciò suscitò in loro mistero e fascino, tanto che cominciarono a conferire alle perle delle proprietà magiche e ad inventare su di loro favolosi miti.
Già circa 2000 anni prima di Cristo le perle erano commerciate e usate come moneta di scambio in Oriente. Le prime leggende mistiche infatti derivano proprio dall’antica Persia e dalla prima cultura Cinese, dove si credeva che le perle si formassero grazie all’effetto di un lampo sul mare, o per la caduta di gocce di rugiada di Luna. Quindi fin dai primi tempi i miti sulle perle hanno sempre avuto a che fare con i fenomeni naturali e con l’unione di Fuoco, Cielo e Acqua. In Cina una leggenda antichissima raccontava che le prime perle si fossero formate quando la Luna, regina del cielo notturno, espanse sulla Terra la sua luce argentea e le Ostriche salirono fin sulla superficie del mare per accogliere i suoi raggi. Mentre una leggenda Indù fa risalire il ritrovamento della prima perla al dio Krishna che l’avrebbe raccolta dal fondo dell’Oceano per ornare sua figlia il giorno del suo matrimonio, come simbolo di bellezza e purezza della sua anima. Quindi già si capisce come le perle siano state da sempre identificate con il mondo lunare femmineo e con il concetto di purezza.
Gli antichi Greci conoscevano già le perle per influenza del mondo Orientale e quando Alessandro Magno conquistò i territori orientali, cominciarono anche loro a commerciarle e ad ornarsi con esse, soprattutto si usava portare orecchini di perle sia per le donne che per gli uomini. Anche i Greci dell’epoca Ellenistica quindi identificarono le perle come simbolo di fecondità e di purezza d’animo, tanto è vero che le hanno adottate come simbolo della dea dell’Amore, Afrodite, che secondo il mito trae la sua origine dalla spuma del mare che si infrange sugli scogli e nasce proprio su una conchiglia, come lo ha perfettamente dipinto il Botticelli nel suo capolavoro ”Nascita di Venere” (Venere è il nome latino di Afrodite).
Per i Greci quindi le perle erano l’emblema dell’amore e della femminilità pura e portavano prosperità, ed essendo Afrodite anche la dea del matrimonio le perle erano considerate il dono perfetto per le spose come buon augurio di fecondità.
Il concetto di candore come purezza d’animo è stata ripresa anche dai primi Cristiani, i quali associarono il bianco della perla a Gesù e al Regno dei Cieli. La perla divenne così anche il simbolo dell’Immacolata Concezione.
Le perle venivano usate molto nelle raffigurazioni e pitture sacre come icone di castità e purezza religiosa. Fu durante il Medio-Evo che alcuni artisti iniziarono a raffigurare le lacrime della Madonna come delle perle a forma di goccia. E dato che le pitture sacre erano diffuse in ogni corte e in ogni chiesa di tutta Europa, le dame cominciarono ad associare le perle di forma allungata come portatrici di lacrime e questa convinzione restò, purtroppo, ancorata al pregiudizio per molti secoli.
Fonte Tabacco gioielli e orologi.
E a voi piacciono le perle?
Io le adoro in tutte le loro forme e sfumature e trovo che le perle donino sempre un tocco di eleganza e raffinatezza, qualunque sia l’outfit indossato.
Vi auguro così un Aprile all’insegna della classe e della raffinatezza.
Raffaella.